Marco Mallegni, in Vismara Marine da ormai otto anni e coordinatore della costruzione del V100B, parla della complessità costruttiva di una imbarcazione non solo importante, dalle misure al progetto, ma anche fortemente innovativa.
MM – Il mio ruolo per il V100B? Mi occupo del coordinamento dei lavori, sotto la direzione di Davide Valesi.
Perché il V100B è importante per Vismara Marine?
MM – Non solo racchiude una grande carica innovativa, ma la misura dei 100” ci ha richiesto un cambiamento di marcia a tutti i livelli. Dalla progettazione, gestita internamente con alcune collaborazioni (l’Architetto Sempi per gli interni, Rossocarbon per chiglia e delfiniera), alla costruzione, alla fase di verifica e ottimizzazione dopo il varo. Inoltre un 100” presenta già le complessità di una nave: dalle certificazioni, alle dotazioni di bordo; per esempio la cucina, separata dagli altri ambienti, è rivestita da materiale ignifugo.
Cosa le piace di più del V100B?
MM – La chiglia, un progetto esclusivo Vismara, ottimizzata da Rossocarbon,: retrattile e con lama in Veldox, permette di passare dalla profondità di 4,60 metri ai 2,60 metri per le entrate in porto e in rada. A movimentazione idraulica, la lama viene bloccata, con un meccanismo del tutto affidabile, con due pistoni che la comprimono all’interno della scassa, e un blocco meccanico serve da sicurezza ulteriore.
Qual è la cosa più complessa da gestire?
MM – La parte impiantistica: sia per le certificazioni necessarie, che per la sua complessità, mentre sul lato strutturale e velico siamo decisamente rodati sotto tutti gli aspetti. Qualche esempio: i quadri elettrici, che misurano 1×1,5 metri, sono arrivati qui già cablati, abbiamo due generatori dal 35 Kw e batterie al litio, le tubazioni sono grandi come quelle di casa, quindi hanno bisogno di spazi ben diverso dal solito.