Sebastiano Rech Morassutti di Trimarine, Project Manager di Nacira, sta seguendo per conto dell’armatore la costruzione della nuova imbarcazione. Ecco le sue riflessioni sulle tecniche costruttive adottate.
SRM – Nacira è stata concepita come barca da crociera molto veloce, per un armatore consapevole e dalle notevoli competenze sia tecniche, che di navigazione. Lo scafo è costruito in carbonio con un’anima di espanso Corecell, coperta e paratie hanno anima in nido d’ape in Nomex, il tutto in nome della leggerezza e quindi della velocità e manovrabilità.
Perché la scelta della tecnica con stampo femmina?
SRM – Lo stampo femmina permette una migliore finitura esterna, aspetto utile per una imbarcazione che nasce per essere veloce, e permette di avere un ottimo controllo sui pesi del ciclo di stuccatura e verniciatura.
Quali sono gli accorgimenti adottati nella costruzione?
SRM – È molto importante che la temperatura del forno di cottura sia omogenea, come lo è stata in questo caso, in modo che la cura – la polimerizzazione – dei laminati sia uniforme in tutti i punti. Il forno che utilizziamo – una grossa cabina che contiene lo stampo intero – possiede anche un sistema di rilevazione interno della temperatura nelle varie aree dello scafo in maniera tale da tenere sotto controllo il processo.
Abbiamo inoltre scelto di cuocere, o “curare” come anche si dice in gergo, ogni singolo strato dopo la sua posa. Un processo che allunga i tempi, ma che offre un maggiore controllo e sicurezza sul risultato finale.
Come riuscite a fare una verifica dello scafo prima di procedere con le successive fasi di lavorazione?
SRM – Predisponiamo un controllo a ultrasuoni, che permette di rilevare eventuali discontinuità nella stratificazione… è come fare una ecografia! Ed è molto meglio, se emerge qualcosa, agire in questa fase piuttosto che quando la barca è costruita. O magari già in mare…
Cosa significa essere il Project Manager di una barca così innovativa?
SRM – È un’avventura, e allo stesso tempo una grande soddisfazione. Il Project Manager deve svolgere un ruolo di controllo, ma nello stesso tempo è fondamentale che sia di supporto alla progettazione e costruzione; si tratta di interpretare, e bilanciare, le necessità e gli interessi dell’armatore con la progettualità e l’esperienza del cantiere (e in questo caso si tratta di due “numeri uno”). Lo scopo finale – realizzare al meglio l’imbarcazione – è comune.