Il progetto sviluppa la filosofia tracciata con la serie dei Vismara 40 IMS da regata-crociera: ricerca della massima competitività in regata e dello sfruttamento del regolamento IMS, su imbarcazioni con un futuro uso crocieristico sportivo. Il progetto ha seguito quindi due linee di sviluppo, quasi fossero due barche separate: la ricerca idrodinamica e l’ottimizzazione dei parametri di stazza come per un puro racer e l’integrazione strutture/arredo per riuscire a realizzare un interno spazioso e confortevole senza penalizzare i pesi. Le linee di carena sono allo stato dell’arte del regolamento IMS 2004, con slanci alti sull’acqua, sezioni molto ad U, fiancate verticali ed uscite di poppa con diagonali molto tese. Completano il quadro classico dell’IMS attuale: il piano velico con fiocco a bassa sovrapposizione, la randa molto grande, le appendici ad alto allungamento senza bulbo terminale e la grande concentrazione dei pesi con la zavorra annegata in sentina. Il contributo del consorzio ICAD, con i potenti programmi di Computational Fluid Dynamics (CFD) a disposizione ci ha permesso di analizzare meglio le linee di carena considerando l’effetto “superficie libera“ che né i programmi di VPP né il programma IMS considerano. Anche le appendici sono logicamente state studiate con il CFD per sviluppare dei profili alari che, per vincere sul rating, abbiano una maggiore superficie bagnata ma grazie al flusso laminare creino una minore resistenza all’avanzamento. La necessaria integrazione arredo/struttura e la ricerca di uno styling elegante sia in coperta che negli interni, sono invece derivati dal nuovissimo Vismara 45’ Open “Margherita“.