A Vela

Canova

L'idea

Circumnavigando il mondo in stile classico

Il Canova 112 Baltic è una barca a vela disegnata specificatamente per circumnavigare il globo. Vista l’intenzione dell’armatore di fermarsi il minimo indispensabile in porto, la sfida del cantiere finlandese e dei suoi partner in questo progetto era di prevedere una sufficiente capacità di storage senza compromettere gli alti livelli di performance che sono oggi il marchio distintivo di ogni yacht Baltic.

Specifications

Cantiere
builder Baltic
Collaboratore
concept Vismara
Modello
112
Anno
2011
Lunghezza
34,233 M
Larghezza
7,830 M
Dislocamento
93034 KG
Pescaggio minimo
3,30 M
Pescaggio massimo
5,50 M

Il Progetto

Kenneth Nyfelt, Slaes Manager presso Baltic Yachts, spiega il buon rapporto con l'armatore italiano, il quale è stato molto deciso nelle sue richieste di avere sufficiente acqua e carburante per lunghe navigazioni transoceaniche. "Durante il suo viaggio desidera rimanere più indipendente possibile dalle necessità di approvvigionamento di carburante e cambusa presso porti e marina."
Baltic Yachts ha lavorato con numerosi partner sul progetto del 112: con Judel/Vrolijk che hanno portato la loro competenza come architetti navali, mentre l'architetto navale italiano Alessandro Vismara ha lavorato a stretto contatto con l'armatore, apportando il suo tocco al design dell'imbarcazione. Lo studio di progettazione interno a Baltic Yachts ha poi apportato molti dei dettagli tecnici dell'imbarcazione. R&D Design ha infine lavorato sulla chiglia, ponte, interni e idraulica, mentre Flink Engineering ha fornito le specifiche per la parte elettrica ed elettronica.
Dato l'assunto che il 112 Canova è un'imbarcazione con alta capacità di storage, il Project Manager Jouni Hirvenkivi è entusiasta di fornire i dati: "In Baltic, un serbatoio di 6.000 litri è certo ragguardevole, ma non così tanto da coinvolgere le performance della barca. Uno dei vantaggi di costruire una barca leggera è che permette anche di diminuire la grandezza dei serbatoi, dato che la barca può essere condotta facilmente".
"Il vantaggio, dal punto di vista del design, è che non siamo stati obbligati a posizionare i serbatoi in tutta la lunghezza della barca, ma abbiamo potuto centralizzarne il peso nella chiglia", spiega Hirvenkivi. La chiglia è costruita in E-glass e aramide, con rinforzo in fibra di carbonio nelle aree che debbono sopportare il carico maggiore, come Beams e stringer. Il rigging è in fibra di carbonio, altro elemento che contraddistingue l'alto profilo del 112-footer, ma cosa differenzia da altri superyacht di questa misura è l'attenzione al dettaglio negli splendidi e lussuosi interni.
Nyfelt racconta che l'armatore ha un gusto particolare per lo stile classico e i materiali tradizionali. "Alessandro Vismara ha avuto molto peso in questo ambito, lavorando a stretto contatto con l'armatore al fine di garantire che venissero utilizzati i materiali più appropriati. Per esempio, si trova molto mogano negli interni".
L'armatore è un ammiratore del Baltic 141 varato nel 2003, un altro progetto Judel/Vrolijk chiamato Canica, che ha molti tratti classici che ha poi ripreso nel suo 112.
Un'altra sfida di questo progetto è stato il fatto di restare fedeli all'estetica della barca ma allo stesso tempo soddisfare i requisiti delle società di classificazione. "I requisiti per la sicurezza (safety) e safety margin sono piuttosto alti, una cosa molto positiva" dice Nyfelt. "Il Baltic 112 j/v soddisfa qualsiasi requisito in termini di sicurezza senza chiedere compromessi ai desiderata estetici dell'armatore".
Hirvenkivi dice che la barca, e in particolar modo la tuga e il rig control, sono stati studiati dal presupposto del shorthanded sailing. La maggior parte dei controlli di navigazione possono essere gestiti dal pozzetto. La sicurezza è insomma una priorità in ogni area. "Abbiamo discusso molto immaginando varie situazioni tipo ‘cosa… quando…' – per esempio l'armatore ha a disposizione le elettroniche per la navigazione anche separate, in un contenitore di alluminio portatile, cosicché ha un back-up qualsiasi cosa accada. È parte di un modo di pensare, ovvero essere più auto sufficiente possibile. Penso che questa imbarcazione vivrà una vita molto interessante. È stata varata nel maggio del 2011, e non passerà molto tempo prima che intraprenda la sua navigazione intorno al mondo".

Il commento del progettista

Il 112 Judel/Vrolijk & co è stato progettato per un navigatore esperto, che desidera navigare intorno al mondo ma che ama altresì uno yacht veramente veloce. Per soddisfare le necessità di navigazioni su lunghe distanze in acque remote ed esotiche, è stato deciso di mettere l'accento sulla sicurezza e confort, e scegliere quindi uno scafo in sandwich di e-glass. Pur offrendo la medesima rigidità, questo materiale porta ad avere strati dello scafo un poco più spessi se paragonati a quelli di carbonio, per questo lo scafo risulta più silenzioso e offre un extra di sicurezza in caso di danni dovuti a impatto.
Tuttavia, l'obiettivo era appunto creare uno yacht veramente performante che permetta passaggi oceanici veloci e un uso semplice dell'imbarcazione. Per questo è stata progettata con la chiglia retrattile, disegnata per permettere una ragionevole, ma non estrema XXXXX in acque basse fino a 3,5 m con la chiglia in posizione ""tutta su"", e che arriva a 5,5 m di profondità a chiglia completamente abbassata, al fine di combinare un proper righitng moment con un peso del ballast moderato, finendo con un rapporto tra peso, ballast e superficie velica che permette buone prestazioni veliche.
Judel/vrolijk & co

Caratteristiche

Scafo
La chiglia è costruita in composito utilizzando un sandwich laminato XXXXXX, successivamente ottimizzate per ottenere caratteristiche di qualità e solidità. I rinforzi in laminate sono unidirezionali e combinazione multi assialie vetro/aramid. Lo strato esterno incorpora ulteriori strati di fibre Aramid per una migliore resistenza agli urti e per una maggiore sicurezza. Materiale sandwich Core-Cell.

Keel
Chiglia retrattile con asse in acciaio inossidabile e bulbo finale

Tuga
La tuga è costruita con un sadwich di un composito innovativo di Vacuum infused, Epoxy, carbonio, poi essiccata in sotto vuoto a 60°C per almeno otto ore. I rinforzi principali in all laminates sono in carbonio unidirezionale e multi-assiale. Sandwich XX schiuma Core-Cell.

Interni

Interni di struttura leggera. Materiali Hi-tech ricoperti da impiallacciatura in mogano.

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