Il Progetto
Mon Ami enfatizza il concetto per cui un IMS, nato per essere veloce e vincente anche dal punto di vista del rating, può avere alti contenuti stilistici e caratteristiche che ne consentanto ugualmente un uso crocieristico.
Mon Ami enfatizza il concetto per cui un IMS, nato per essere veloce e vincente anche dal punto di vista del rating, può avere alti contenuti stilistici e caratteristiche che ne consentanto ugualmente un uso crocieristico.
I successi conseguiti da “Querida” offrono inoltre molti spunti per la progettazione delle linee di carena e appendici, che i nuovi materiali e i continui studi di idrodinamica effettuati di concerto ad Icad rendono però più attuali.
Le linee di carena presentano quindi sezioni molto arrotondate, gli slanci di poppa e di prua sono ridotti al massimo per ottenere una lunghezza al galleggiamento di ben 10,80 mt, il dislocamento in rapporto alla lunghezza è medio e il baglio massimo è abbastanza arretrato per incrementare le prestazioni alle alte velocità relative. Il piano velico, i rapporti tra le superfici di Randa e Genoa sono tipici di un armamento frazionato, con i relativi vantaggi di maneggevolezza, adatti anche al crocierista: una grossa Randa steccata con lazy jack e Genoa e Spinnaker di modeste dimensioni.
La coperta è connotata da un pozzetto molto ampio e poco profondo, in cui tutte le manovre sono rinviate sopra la tuga a fianco dell’ingresso, per agevolare l’uso del timone anche in crociera. La costruzione di scafo e coperta è in composito di kevlar, lasciato a vista nelle pareti interne.
Lo styling generale della barca e il disegno degli interni sono innovativi: gli interni, divisi in cabina di prua a due letti e cabina di poppa doppia, modulo bagno centrale, dinette, cucina e carteggio a centro barca, sono stati realizzati con pannelli a sandwich di termanto e tessuti di vetro. I mobili sono componenti strutturali dell’imbarcazione, e la suddivisione simmetrica degli arredi contribuisce ad incrementare la rigidità totale e la leggerezza.
La particolare distribuzione, inoltre, favorisce un duplice utilizzo della barca: in versione crociera si sfruttano le due cabine, mentre in regata le porte delle stesse vanno a chiudere gli armadi creando un perfetto openspace caratterizzato dal modulo centrale di ispirazione aeronautica, che integra in un unico blocco, scala, bagno e vano motore.