Gli interni ripropongono il concetto dell’uso dei materiali compositi con funzione sia estetico che strutturale e l’accoppiamento di questi materiali trattati “a vista” realizza un ambiente moderno, leggero e luminoso. Rispetto a “Koala”, “Sheliak” risulta più voluminosa, in quanto la compartimentazione prevede due, anziché tre cabine. La tecnologia impiegata e le scelte progettuali sono anche per questo progetto messe a servizio della sicurezza, del comfort e del divertimento.
Un esempio è rappresentato dalla scassa della deriva mobile, che è posta a prua della dinette, così interpretando una funzione d’arredo oltre che funzionale. Inoltre la moderna tecnologia impiegata ha consentito di realizzare la scassa della deriva “trasparente”, così che una volta abbassata la deriva se ne riduce drasticamente l’impatto visivo.
Per la costruzione sono state impiegate fibre unidirezionali di kevlar e vetro impregnate con resina epossidica sotto vuoto e post curate a 70° C su anima in Airex a densità variabile, sia per scafo e coperta, che per gli arredi.